Il marmo è uno dei materiali di maggiore fascino e prestigio con cui arredare con classe ambienti interni ed esterni. Non è certo un caso che molti monumenti ed edifici antichi siano stati realizzati interamente in marmo, e che le stesse strutture siano ancora oggi esistenti, confermando così la bontà, la qualità e la resistenza di tale materiale. Ma cos’è davvero il marmo?
Cos’è il marmo
Non tutti sanno che la parola “marmo” deriva dal greco antico “marmaros”, che significa “pietra splendente”. Un riferimento evidentemente meritato, considerato che il marmo è in grado di riflettere la luce in diversi modi grazie alla particolare composizione della pietra, prevalentemente di carbonato di calcio, formatosi mediante un processo metamorfico tra calcare e dolomia, e che a sua volta determina la completa ricristallizzazione del carbonato, fornendo così vita a cristalli di calcite o di dolomite.
Per quanto invece concerne i suoi colori, le differenti tonalità sono determinate dalla presenza di impurità minerali nella roccia, come ad esempio il limo o gli ossidi di ferro. Non è tuttavia corretto affermare che il marmo “colorato” di una tonalità diversa dal bianco sia necessariamente meno prestigioso!
Il marmo di Carrara
Uno dei marmi più conosciuti e più apprezzati è certamente il marmo di Carrara, o marmo bianco di Carrara, proveniente dalle cave situate nelle Alpi Apuane, tra le più antiche del mondo.
Intuibilmente, ciò che contraddistinguere maggiormente questo marmo è il suo colore bianco, caratterizzato da venature grigie o nere molto tenui: proprio per ciò questo marmo è stato considerato come uno dei più puri e, rasentando la perfezione estetica, è divenuto evidentemente molto ambito.
Per la sua fama e celebrità, ancora oggi in tutta Italia è possibile visitare numerosi monumenti e opere architettoniche realizzate proprio in marmo bianco di Carrara, con tanti artisti (come Michelangelo) che nei secoli hanno dato vita alla propria arte grazie ai blocchi di marmo ricavati nelle cave delle Alpi Apuane.
Il marmo e i suoi parenti (molto lontani)
Come abbiamo già rammentato qualche riga fa, il marmo è certamente uno dei materiali più ambiti da tutti coloro i quali desiderano fornire classe e qualità ai pavimenti e ad altre superfici. Non è un caso che anche altri materiali, utilizzati principalmente in piastrelle, cerchino di replicare l’aspetto del marmo, pur non potendo garantire le caratteristiche di questo materiale.
Uno di questi casi più ricorrenti è sicuramente costituito dal gres porcellanato, le cui piastrelle sono ottenute attraverso un processo di sinterizzazione di alcune materie prime (dalla sabbia alle argille ceramiche), macinate e atomizzate fino a raggiungere una polvere con granulometria omogenea, adatta alla pressatura. A tal punto è possibile procedere con l’applicazione di qualche finitura, come quella dell’effetto marmo, utile a rendere ancora più personalizzato il risultato finale.
Ma cosa è meglio scegliere per la propria casa o il proprio ufficio? È meglio puntare sul marmo o sul gres porcellanato effetto marmo?
Naturalmente, stiamo parlando di due cose completamente diverse!
Marmo e gres porcellanato
Contrariamente al marmo, infatti, il gres porcellanato non è una pietra naturale, ma è una ceramica compatta che ha delle caratteristiche notevoli in termini di resistenza e durevolezza. Oltre a ciò, il gres porcellanato ha anche un costo inferiore al marmo, ed è proprio questo uno dei motivi che spinge molte persone a rinunciare al marmo – spesso, a malincuore! – per ripiegare su un più economico gres porcellanato ad effetto marmo.
È pur vero che, purtroppo, gli apparenti benefici del gres porcellanato sono controbilanciati da numerosi punti di debolezza.
Innanzitutto, è bene chiarire che il marmo è difficilmente imitabile, e agli occhi di una persona mediamente attenta anche un buon gres porcellanato svelerà il fatto che non ci si trova dinanzi a una pietra naturale.
In secondo luogo, il gres porcellanato si “svela” facilmente nel momento in cui un raschio, un urto o un graffio dovesse erodere la parte più superficiale delle mattonelle, lasciando così intravedere lo strato sottostante, di un colore evidentemente diverso da quello superiore.
Ulteriormente, anche se il gres ha discrete doti di resistenza, le stesse non possono certamente essere paragonate a quelle “eterne” del marmo. Un pavimento in gres porcellanato usurato o scolorito non potrà poi essere riportato all’originaria bellezza, tranne nel caso in cui si provveda a una più costosa operazione di sostituzione dell’assito.
Come lucidare il marmo
Una volta compreso che cos’è il marmo e quali sono le caratteristiche inimitabili di questa pietra naturale, ci si può altresì domandare come pulire il marmo.
Ebbene, come i nostri specialisti potranno ben confermarti, l’operazione di pulizia del marmo è cosa ben diversa dalla lucidatura: la prima potrà essere effettuata in autonomia da chiunque abbia sufficiente tempo, attenzione e un po’ di esperienza da dedicare a questo compito, mentre per la lucidatura vera e propria del marmo difficilmente si potrà fare a meno di contattare uno specialista.
Se vuoi saperne di più su come dare nuova vita al tuo marmo, non ti rimane che contattare il nostro team: effettueremo una prima valutazione gratuita sulle tue superfici!
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