Il marmo è una pietra naturale con caratteristiche uniche nel suo genere
Non è certamente un caso che da millenni questo materiale continui ad affascinare e conquistare costruttori e artisti, artigiani e decoratori.
Le particolarità cromatiche, la longevità e il fascino del lusso che traspare dalla sua superficie costituiscono infatti degli elementi che hanno costituito la propria fortuna, tanto da renderlo, ancora oggi, uno dei materiali che meglio di altri può costituire un gradevole biglietto da visita in case e altri locali privati.
Cos’è il marmo
Tecnicamente, il marmo è una pietra composta prevalentemente da carbonato di calcio (CaCO3), formatasi mediante un processo che avviene tra sedimenti, calcare e Dolomia, per arrivare a una ricristallizzazione del carbonato di calcio, con generazione di cristalli di calcite e di dolomite.
La presenza di altri materiali, come gli ossidi di ferro o i minerali argillosi, conferisce colori e venature differenti, in grado di determinare la formazione di diverse varietà di marmo oggi in commercio.
Gli usi del marmo
Al mondo pochi materiali hanno la versatilità e la varietà di utilizzi del marmo.
Oggi questa pietra è utilizzata in architettura e nella scultura, ma è altresì usata diffusamente anche in farmaceutica e in agricoltura, per le vernici e per i cosmetici: un ventaglio di diverse fruizioni molto largo ed eterogeneo, che conferma le straordinarie proprietà del marmo e i suoi usi.
Le tipologie di marmo
In commercio è possibile scegliere tra diverse tipologie di marmo che non solo hanno differenti tonalità cromatiche, quanto anche diverse caratteristiche in termini di porosità, assorbenza, e non solo.
Si pensi ai marmi calcarei cristallini, composti da macrocristalli (cristalli di dimensioni maggiori), privi di fossili e, dunque, in tale accezione “puri”. All’interno di questa categoria possiamo individuare il marmo di Carrara e quello di Candoglia. Oppure, si pensi ai marmi criptocristallini, con presenza di fossili di varie colorazioni, o quelli clastici, che derivano dalla composizione di frammenti di materiali calcarei o silicei, o ancora frammenti di rocce e fossili.
Diverse classificazioni del marmo sono poi ammesse sulla base del colore, dell’aspetto e della sua provenienza. Dal marmo arabescato a quello botticino, dal marmo perlato a quello rosso, sono numerosissime le varianti frequentemente utilizzate per rivestimenti di pavimentazioni e ambienti privati e professionali.
Perché il marmo è così richiesto
Il marmo è un materiale particolarmente apprezzato per le sue caratteristiche estetiche e meccaniche. E, come tutti gli elementi dotati di unicità, necessita di una conoscenza approfondita e appassionata.
PRO
- Resiste alle abrasioni e agli urti
- Ha una notevole durata nel tempo
- Ha un basso indice di rifrazione, permettendo così alla luce di penetrare all’interno della sua struttura e di conferire al marmo una inimitabile luminosità
CONTRO
- Molto poroso e permeabile, non si oppone con forza alle macchie
- Particolarmente sensibile ad alcuni elementi chimici, come l’acido citrico
Da quanto sopra ne deriva che il marmo è un materiale che richiede una periodica pulizia, finalizzata a confermare in questo materiale tutte le qualità di prestigio e di fascino del primo giorno di posa.
Come riconoscere
un marmo di qualità
Il marmo non è certamente il materiale meno economico a disposizione di coloro i quali desiderano rivestire una pavimentazione. E proprio per questo motivo molte persone scelgono di orientare le proprie preferenze verso “sostituti” come il gres porcellanato con effetto marmo: un vano tentativo di replicare le qualità del marmo, inimitabili nel loro genere, con un risultato finale che apparirà meno pregiato agli occhi degli osservatori più attenti.
Detto ciò, anche per il marmo esistono diverse qualità e – di conseguenza – diversi prezzi. Ma come riconoscere un marmo di qualità da uno scadente?
In linea di massima, a influenzare la qualità del marmo e il suo prezzo finale non è solamente la materia prima in quanto tale, bensì anche (e, spesso, soprattutto), la lavorazione che subisce la sua superficie.
Il marmo può infatti subire diversi trattamenti che ne condizionano le qualità finali, fornendo diversi elementi di prestigio e di raffinatezza. Tra le principali lavorazioni che potrebbero far risaltare la qualità di un marmo c’è ad esempio la lucidatura e la levigatura, o ancora la fiammatura e la bocciardatura, che conferiscono degli effetti particolari alle superfici marmoree esterne.